Offriamo in esclusiva di vendita nell’isola della Giudecca immobili di nuova costruzione nel complesso “Junghans” e in zona Palanca, Redentore e Zitelle in edifici storici.
Presentiamo un’occasione unica per chi voglia investire in un bene prestigioso e di sicuro rendimento, a prezzi irripetibili con una selezione di appartamenti di nuova costruzione completi di ogni comfort con metrature variabili da 60 a 110 mq.
Gli appartamenti, in piena armonia con le atmosfere veneziane sono stati realizzati ognuno secondo uno stile unico ed originale. Vista la nuova edificazione sono state impiegate le più nuove tecnologie, selezionando i materiali più avanzati e adatti all’ambiente veneziano.
La Casa dei Tre Oci (clicca qui)
La Casa dei Tre Oci rappresenta una testimonianza del fascino che l’isola della Giudecca esercita già da molti secoli. Affacciato sul canale della Giudecca, di fronte alla Punta della Dogana, questo palazzo fu realizzato dal pittore Mario De Maria, noto anche come Marius Pictor. Realizzato agli inizi del Novecento, nel periodo in cui sull’isola iniziavano a svilupparsi diversi centri abitativi e attività industriali, essa costituisce un magnifico esempio di architettura neo-gotica novecentesca. Più precisamente, la sua struttura unisce la tradizionale architettura della casa-fondaco veneziana allo stile avanguardista in auge in quel periodo storico.
Alla sommità del palazzo, si nota una bifora con eleganti decorazioni di carattere neogotico, realizzata dall’artista in memoria della figlia Silvia, scomparsa pochi anni prima della realizzazione dell’immobile.
Il piano centrale del palazzo è un tipico piano nobile veneziano e si caratterizza per la presenza di tre ampie finestre di forma ogivale, dalle quali deriva il nome Tre Oci (“tre occhi” in veneziano). Queste eleganti aperture simboleggiano gli altri componenti della famiglia, ovvero l’artista, la moglie Voight Emilia e l’altro figlio della coppia, Astolfo.
Questo delizioso palazzo funse inizialmente da studio dell’artista, per poi diventare l’abitazione del figlio Astolfo, anch’egli pittore, e della moglie Adele. Questo splendido edificio fu sin dalle origini un polo di attrazione di artisti ed intellettuali e nel corso degli anni ospitò personalità di spicco come Grubicy, Sciltian, Morandi, Renzo Piano, Dario Fo.
Fonte immagine: Flickr
Nel 2007 la Casa dei Tre Oci è stata dichiarata bene di interesse storico ed artistico da parte della Direzione della Regione Veneto per i Beni Culturali e Paesaggistici ed è stata recentemente restaurata a cura di Polymnia, società che ne acquisì la proprietà nell’anno 2000. A seguito
Festa del Redentore all’isola della Giudecca dagli appartamenti alle imbarcazioni veneziane (clicca qui)
La festa del Redentore è una delle celebrazioni più sentite dai veneziani. Viene celebrata ogni anno il sabato che precede la terza domenica del mese di luglio. In questa occasione, si celebra la costruzione della Chiesa del Redentore, creata a seguito della liberazione della pestilenza che tra il 1575 ed il 1577, costò la vita a più di un terzo degli abitanti della città. Oltre alla costruzione di questo luogo sacro, l’evento di liberazione viene celebrato anche attraverso l’allestimento di un ponte votivo di imbarcazioni che collega la Giudecca alle Zattere, in corrispondenza della Chiesa dello Spirito Santo. In questo modo, si crea un passaggio pedonale che permette di raggiungere la chiesa direttamente a piedi.
La festa del Redentore attrae visitatori da tutto il mondo anche in virtù dello spettacolo pirotecnico che illumina il bacino di San Marco nella notte tra il sabato e la domenica, dai bellissimi appartamenti veneziani e dalle altane e dai balconi si potrà godere di una vista notturna di Venezia illuminata dagli spettacolari fuochi artificiali. La domenica vengono organizzate numerose regate con classiche imbarcazioni veneziane quali gondole, sandali, sanpirotte e mascarete.
Fonte immagine:
Cenni storici sulla Giudecca (clicca qui)
(Isola della Giudecca - Fonte immagine: commons.wikimedia.org).
La Giudecca è costituita da 8 isole e conta circa 5000 abitanti. Si trova di fronte al sestiere di Dorsoduro, del quale è amministrativamente parte, nonostante ne sia fisicamente separata dall’ampio canale della Giudecca. Diversamente da altre zone della città, quest’isola offre la possibilità di godere della sua bellezza architettonica in totale tranquillità, non rappresentando uno dei maggiori centri di attrazione turistica.
Abitata sin dal IX secolo, fino al 1298 essa ospitò gli ebrei o “Giudei”, fino al loro trasferimento dapprima in terraferma e successivamente nel ghetto della città. L’isola divenne poi un punto di attrazione per i nobili veneziani di ritorno dall’esilio e sulla sua superficie fiorirono orti, giardini, immobili di pregio nonché chiese e conventi. Solo nel corso del Novecento le isole della Giudecca iniziarono ad essere luogo d’interesse anche per le famiglie veneziane di altre estrazioni sociali, che la scelsero come sede della propria residenza, in ragione della tranquillità che le caratterizza. In questo periodo, l’isola si arricchì anche di alcune industrie di medie dimensioni, come la nota azienda di orologi Junghans ed il famoso Mulino Stucky, oggi sede dell’hotel Hilton e di un importante centro congressi.
Camminando per l’isola, si può oggi ammirare la magnifica chiesa del Redentore, costruita sul finire del Cinquecento per celebrare la fine della tragica pestilenza del 1575-77. Essa fu progettata dall’architetto Palladio ed ospita opere di artisti di spicco, come Paolo Veronese e Domenico Tintoretto. Questa chiesa è annualmente centro di una delle celebrazioni più sentite dal popolo veneziano, ovvero la festa del Redentore.
Altro progetto di Palladio ammirabile alla Giudecca è la chiesa delle Zitelle, costruita nel corso del Cinquecento con l’obiettivo di offrire uno spazio di sostegno ed